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La bellezza della legalità’: l’esempio di ROCCO CHINNICI

evento

dal 21 Marzo 2025 al 31 Dicembre 2026

Il 20 marzo, nel suggestivo Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo si è tenuto un convegno in memoria di Rocco Chinnici

Cos'è

La bellezza della legalità’: l’esempio di ROCCO CHINNICI

Il 20 marzo, nel suggestivo Teatro Garibaldi di Mazara del Vallo si è tenuto un convegno in memoria di Rocco Chinnici, magistrato “eroe antimafia” e nel ricordo della giornata delle vittime innocenti della mafia, che si celebrata il 21 marzo; la manifestazione ha coinvolto gli studenti delle seconde classi della scuola secondaria di primo grado. Il convegno è stato patrocinato dal Comune di Mazara del Vallo e ha visto la partecipazione dell’Assessore Germana Abbagnato, delegata dal Sindaco Dott. Salvatore Quinci. L’Assessore ha messo in evidenza l’importanza di occasioni come questa per diffondere il valore della legalità, in tutti i contesti della società civile, in modo particolare tra i giovani.

Il Dirigente Scolastico dell’I. C. Borsellino Ajello, Dott.ssa Eleonora Pipitone, ha introdotto l’evento ricordando l’importanza di tramandare l’esempio di Chinnici alle nuove generazioni. Un invito a non dimenticare, a combattere le ingiustizie quotidiane, proprio come faceva il magistrato. Moderatrice d’eccezione Francesca Capizzi, giornalista del Giornale di Sicilia ed esperta di tematiche relative al fenomeno mafioso, che ha saputo promuovere il confronto tra i relatori con professionalità e competenza favorendo un dialogo a più voci.

Sul palco, il figlio Giovanni Chinnici ha ripercorso la vita del padre, non solo il magistrato inflessibile, ma anche l’uomo che si batteva per la tutela dei giovani, per strapparli dalla morsa della droga e della criminalità. Le sue parole cariche di emozione, hanno toccato il cuore dei presenti, riportando alla mente un’epoca in cui la mafia sembrava invincibile e un Magistrato come suo padre, viveva con consapevolezza di rischiare la vita ogni giorno.

Come diceva Rocco Chinnici: “La cosa peggiore che possa accadere è essere ucciso. Io non ho paura della morte e, anche se cammino con la scorta, so benissimo che possono colpirmi in ogni momento. Spero che, se dovesse accadere, non succeda nulla agli uomini della mia scorta. Per un magistrato come me è normale considerarsi nel mirino delle cosche mafiose. Ma questo non impedisce né a me né agli altri giudici di continuare a lavorare.”.

La descrizione minuziosa di quel 29 luglio 1983, giorno dell’attentato, ha fatto rivivere e percepire gli odori, i rumori e le sensazioni  vissute dalla famiglia Chinnici.

Accanto all’Avvocato Chinnici, il magistrato Enzo Agate che ha posto in evidenza la preoccupante e grave diffusione tra i giovani della dipendenza da sostanze stupefacenti con le conseguenti ripercussioni in ambito penale. Agate ha ribadito anche la condizione di isolamento e frustrazione nella quale versano le famiglie dei tossicodipendenti, costrette talvolta a denunciare i comportamenti illegali dei loro figli; denuncia considerata spesso come unico rimedio per allontanarli dalla droga.

Al termine, gli studenti hanno avuto l’opportunità di porre domande significative, frutto di un lavoro di ricerca e approfondimento in classe sulla vita di Rocco Chinnici; un momento di confronto prezioso, in cui il passato ha incontrato il presente, in un dialogo intergenerazionale che ha lasciato un segno indelebile.

La manifestazione è stata allietata dal Coro d’Istituto guidato dai Docenti Clemente e Stabile.

Destinatari

Tutti

Date e Orari

00:00

20

Mar

Costi

Evento Gratuito

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Organizzato da

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